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18 Marzo 2019

Faizanè leader nel settore delle materie plastiche.

Produzione di particolari in svariati materiali tecnoplastici con uno studio Essere in grado di lavorare in modo accurato e professionale le materie plastiche e, in particolare i materiali tecnoplastici di interesse industriale, è una dote che non molte aziende hanno. I processi di polimerizzazione, il rinforzo eventuale con additivi, gli stampaggi, le estrusioni e le lavorazioni con macchine utensili richiedono, ciascuno per motivi differenti, una competenza notevole, difficile da trovare, soprattutto quando si tratta di materie plastiche di uso non comune. D'altra parte, l'impiego di materiali tecnoplastici è particolarmente diffuso proprio per la varietà delle caratteristiche meccaniche, tecnologiche, chimiche, ottiche o elettriche, solo per fare alcuni esempi, che si possono trovare tra di loro e per il fatto che, anche con un opportuno bilanciamento dei materiali di rinforzo, è possibile modulare le proprietà del materiale in funzione dell'impiego richiesto. Faizanè rappresenta, in tutta l'area veneta, un punto di riferimento solido sia per chi desidera acquistare particolari a magazzino, da scegliere nel nostro ampio catalogo, sia per chi vuole commissionare la produzione da disegno di pezzi meccanici per particolari esigenze. Unendo, nella nostra cinquantennale esperienza, una notevole pratica industriale nella produzione di particolari in svariati materiali tecnoplastici con uno studio all'avanguardia delle caratteristiche dei nuovi polimeri messi, via via, in commercio, abbiamo realizzato un sistema aziendale in grado di rispondere rapidamente e in modo altamente professionale alle richieste provenienti dal mercato. In questo articolo, attraverso gli esempi concreti di due famiglie di materiali plastici estremamente differenti tra loro, analizzeremo le loro potenzialità e rifletteremo sulla varietà delle materie tecnoplastiche disponibili nell'offerta commerciale e produttiva di Faizanè.

Un tecnoplastico particolare: il PEEK

Il PEEK, ossia il polietere-etere-chetone, non è sicuramente tra le materie plastiche più comuni, di basso costo e di semplice utilizzo, ma le sue straordinarie proprietà, tra cui un'eccezionale resistenza meccanica ad alte temperature, fanno sì che venga impiegato largamente in alcuni campi specifici, come quello dei supporti a rotolamento, in cui vengono esaltate le sue peculiarità. Per produrre il PEEK, occorre utilizzare un procedimento di polimerizzazione a stadi accuratamente controllato e di non facile realizzazione, che è la principale causa del costo elevato di questo materiale. Le proprietà del PEEK, tuttavia, rendono conveniente il suo impiego, ad esempio, in quelle applicazioni meccaniche, prime fra tutti i cuscinetti volventi, in cui sia necessario mantenere proprietà di resistenza a trazione e di buona resilienza anche a temperature elevate, fino ad un massimo di 250°C per l'utilizzo continuo, con punte che possono, però, superare i 300°C per brevi periodi. Il basso coefficiente di attrito e la naturale resistenza agli urti, completano il set di caratteristiche meccaniche per cui il PEEK è sempre più utilizzato per realizzare gabbie e corpi volventi di cuscinetti a sfera o a rulli. Anche dal punto di vista dell'inerzia chimica, inoltre, il PEEK ha caratteristiche molto interessanti, essendo inattaccabile dai solventi più comuni e dagli agenti organici, mentre è sensibile agli alogeni e agli idrocarburi alifatici. Infine, questo tecnopolimero ha un'elevatissima resistenza alle radiazioni ad elevato contenuto energetico, come i raggi gamma, mentre è poco stabile agli UV. Usando il PEEK come resina di base, realizziamo anche un composito con rinforzo di fibra di vetro al 30% che ha una rigidezza pari a più di una volta e mezza quella del polimero naturale e mantiene buone caratteristiche meccaniche ad alte temperature, consentendo un'applicazione in campi in cui sia positivo mantenere un elevato modulo di Young. Infine, per applicazioni in cui alle caratteristiche del PEEK debbano essere associati valori del coefficiente di attrito particolarmente bassi, abbiamo sviluppato un materiale modificato in cui al politetere-etere-chetone vengono aggiunti PTFE (politetra-fluoro-etilene), grafite e carbonio in polvere. In questo modo, si ottiene un materiale con le ottime caratteristiche meccaniche e di inerzia chimica del PEEK, ma con una migliore lavorabilità e un minore coefficiente di attrito.

Il polietilene: un tecnoplastico versatile

Il polietilene è il più semplice dei materiali plastici e la sua prima sintetizzazione in laboratorio risale addirittura al 1898, ma non per questo è da considerarsi un materiale superato. Anzi, proprio per il suo basso costo e per l'enorme versatilità d’impiego, si tratta, con tutta probabilità, del materiale plastico più diffuso nel mondo. Uno dei fattori su cui si può agire per cambiare, anche in modo piuttosto radicale, le caratteristiche del PE, è il suo peso molecolare, ossia il numero di moli di polimero contenute in un grammo. Questa caratteristica, associata con il numero e la lunghezza media delle ramificazioni che partono dalla catena principale del polimero, ricade direttamente sulla resistenza a trazione del materiale, sulla sua lavorabilità e sulla resistenza agli urti. Faizanè commercializza, principalmente, tre tipi di PE con pesi molecolari diversi e quattro varianti con caratteristiche speciali. Il PE 500 è il prodotto di caratteristiche medie, con peso molecolare dalle 500 alle 750 kmol/g, ed è piuttosto rigido, ma ben lavorabile, con basso coefficiente di attrito. Come tutte le varianti del polietilene, è molto utilizzato per parti meccaniche, tubazioni e contenitori destinati al contatto con gli alimenti, grazie alla sua inerzia fisiologica e alla resistenza ad acidi e alcali. Modificando i pesi molecolari, realizziamo anche il PE 300, con peso molecolare inferiore, maggiore rigidezza e minore resistenza agli urti, e, in modo speculare, il PE 1000, con elevato peso molecolare e conseguentemente con una notevole resistenza agli urti e minore rigidezza. Oltre a questi tre materiali, di grande diffusione, produciamo anche, per usi più particolari, il PE9000, ad elevatissimo peso molecolare, per impieghi in cui sia richiesta una resistenza agli urti eccezionale, e il PE1000+MoS2 in cui l'aggiunta del solfuro di molibdeno al PE1000, conferisce una più elevata scorrevolezza e una migliore resistenza ad usura. Con particolari additivi specifici, che riducono il tasso di ossidazione e aumentano la massima temperatura di esercizio del materiale, realizziamo, inoltre, il PE HOT, in grado di essere impiegato fino a 125°C. Infine, caricando un PE ad altissimo peso molecolare con micro sfere di vetro, otteniamo il PE GLASS, molto adatto per applicazioni particolarmente gravose, con carichi elevati, mantenendo una buona resistenza agli urti, anche a basse temperature.

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