Un nuovo additivo polimerico potrebbe rivoluzionare il riciclaggio delle materie plastiche: Geoffrey Coates, professore di Chimica e Biologia Chimica alla Tisch University, discute un nuovo eclatante polimero multiblock che, aggiunto al polietilene e al polipropilene in quantità minime, crea un nuovo materiale più forte dei due materiali plastici altrimenti incompatibili.
La percentuale di plastica riciclata in 78 milioni di tonnellate di packaging annuale, secondo l'Ellen MacArthur Foundation, è solo il 2 per cento: purtroppo, quasi un terzo va a contaminare l'ambiente, con un 40 per cento circa che finisce nelle discariche.
Uno dei problemi a questo mancato riciclo totale sta nell'incompatibilità tra polietilene (PE) e polipropilene (PP), che rappresentano i due terzi delle materie plastiche di tutto il mondo e che hanno diverse strutture chimiche.
Una tecnologia efficiente per fondere questi due materiali in un unico non è stata disponibile negli ultimi 60 anni, ma ciò potrebbe cambiare, grazie ad una scoperta di Coates e del suo laboratorio: lui ed i suoi ricercatori hanno collaborato con un gruppo presso l'Università del Minnesota per sviluppare un polimero multiblock che, se aggiunto in piccola misura ad un mix dei due materiali altrimenti incompatibili, realizza un nuovo e meccanicamente resistente polimero.
Con l'aggiunta di una quantità minuscola dell'innovativo polimero tetrablock, con alternanza di segmenti di polietilene e polipropilene, il materiale risultante ha una forza superiore ai due blocchi di polimeri.
La ricerca prende il nome di "Combining polyethylene and polypropylene: Enhanced performance with PE/iPP multiblock polymers" ed è stata pubblicata il 24 febbraio scorso su Science.
Non solo questo spettacolare polimero tetrablock è una promessa per migliorare il riciclaggio, ma potrebbe generare una nuova classe di miscele di polimeri meccanicamente assai resistenti.