Da sette anni i consumi di PVC in Italia sono continuamente diminuiti (a parte un piccolo rimbalzo nel 2010): un calo totale vicino al 30%.
Nel 2014 sembra che la situazione inizi a cambiare: infatti, sono stati impiegate 650mila tonnellate contro le 640mila del 2013.
Probabilmente è l’indice di un trend che si inverte, forse ritornando al 2007, prima dello scoppio della crisi economica, quando il consumo di PVC era pari a 980 mila tonnellate.
All’interno dei dati si evince un doppio binario: da una parte la diminuzione dell'impiego del PVC rigido (-1,47%), dall'altra la crescita (+4,7%) del pvc flessibile.
Il principale settore che impiega il PVC è quello edilizio, con un terzo dei consumi complessivi; seguono il mercato dell’imballaggio (in lieve calo), quello automobilistico e dell'industria elettrica, entrambi in ripresa.
Ancora, cresce l'esportazione del PVC, mentre rimane invariata la produzione di quello riciclato.
I dati sono elaborati da Plastic Consult per conto di PVC Forum Italia.