Progettare con una plastica dalle caratteristiche speciali.
La progettazione di componenti in plastica per diversi settori industriali ha, indubbiamente, moltissimi vantaggi: facilità nella produzione, basso costo, possibilità di ottenere forme geometriche complesse, anche per componenti adatti per alimenti ecc.
Questi vantaggi hanno spinto la ricerca nel campo delle materie plastiche a trovare nuovi materiali con caratteristiche sempre più specifiche per adattarsi alle esigenze progettuali di settori sempre nuovi, che spaziano dall’edilizia all’impiantistica, passando per applicazioni sempre nuove nell’industria manifatturiera.
L’impegno di Faizanè nei suoi 40 anni di attività è stato quello di investire in modo particolare nelle professionalità con esperienza nelle resine tecnoplastiche, in modo da gestire sia quelle più largamente impiegate, sia quelle, che noi possiamo definire “speciali”, che posseggono caratteristiche particolari dal punto di vista chimico e fisico.
Nel magazzino di Faizanè si possono oggi trovare semilavorati in plastiche ad alte prestazioni, a disposizione dei progettisti delle diverse realtà industriali. Le principali materie plastiche speciali che vengono proposte nel nostro catalogo sono il PEEK (polietere etere chetone), il POM (poliossimetilene), il PES (polietersulfone), il PSU (polisulfone), il copoliestere PETG e il PVDF (polivinildenfluoruro).
Il progettista aziendale potrà dunque scegliere tra diversi tipi di semilavorati con cui realizzare particolari meccanici nei settori più disparati: dalle strutture a contatto con gli alimenti, ai supporti cinematici, dagli arti artificiali, ai cartelli di segnalazione e molto altro ancora. È quindi cruciale per le aziende che vogliono essere all’avanguardia nei mercati conoscere e utilizzare queste materie plastiche speciali di cui ora faremo un breve profilo.
Progettare con il PEEK e il POM.
L’impiego del polieterchetone PEEK nella progettazione meccanica è particolarmente consigliato quando si desiderano buone proprietà meccaniche e resistenza ad alte temperature, tendenzialmente fino a 250°C con possibilità di arrivare ai 310°C per brevi periodi.
Un’altra particolarità di questa plastica speciale è la combinazione tra un notevole allungamento a rottura (17%) e una buona resistenza a trazione (115 MPa) che ne suggerisce un uso piuttosto diffuso, malgrado un costo elevato, nella progettazione di cuscinetti per il supporto di organi in rotazione, nei casi in cui le temperature raggiunte dal sistema non consentano l’utilizzo di altri materiali.
Il PEEK, inoltre, viene utilizzato anche per la sua resistenza chimica all’attacco della maggior parte delle sostanze e per la capacità di assorbire notevoli dosi di radiazioni ad alta energia, come i raggi gamma.
Il poliossimetilene POM, invece, possiede un’ottima resistenza meccanica e una buona stabilità alle dilatazioni termiche associate, però, ad un costo contenuto che ne ha favorito la diffusione in tutte le applicazioni in cui sia cruciale una particolare stabilità dimensionale, come le ruote dentate di piccolo modulo, ad esempio nel settore dell’orologeria, le guide o altri particolari di precisione.
Anche dal punto di vista tecnologico, la facilità di lavorare il POM alle macchine utensili a controllo numerico rende ancora più conveniente il suo impiego per particolari di precisione che avranno anche buone proprietà di isolamento elettrico e di resistenza agli alcali.
I semilavorati in PES e PSU.
Il polietersulfone PES è dotato di una discreta resistenza meccanica – con carico di rottura di 80 N/mm2 e allungamento a rottura che supera il 50% – e, soprattutto, un’eccezionale stabilità dimensionale che lo rende ottimale come materiale per ruote dentate, anche ad alte temperature fino a raggiungere i 200°C circa.
La sua resistenza all’azione di molte sostanze chimiche rende il PES particolarmente apprezzato nei settori alimentare e chimico, così come le sue proprietà isolanti come dielettrico ne consigliano l’impiego per componenti che garantiscano un buon isolamento elettrico anche a temperature elevate.
Il polisulfone PSU è simile al PES, ma si differenzia per il minor costo, per un allungamento a rottura che non supera generalmente il 15% e per le temperature di utilizzo che, mentre per il PES possono variare da -50°C a 180°C, nel PSU si attestano nell’intervallo -60°C ÷ 160°C.
Nel catalogo Faizanè si possono trovare sia barre tonde in PES e PSU, con diametri tra i 10mm e i 150mm, sia lastre 3000x620mm in entrambi i materiali, con spessori compresi tra 8mm e 80mm, ricordando che è sempre possibile, su richiesta, procurare altri semilavorati, anche avvalendosi della consulenza dei nostri esperti.
Gli impieghi del PETG e del PVDF.
Tra le plastiche speciali si segnala certamente l’uso molto ampio delle lastre in co-poliestere PETG che, soprattutto mediante termoformatura, vengono impiegate per produrre cartelli di ogni tipo, contenitori per alimenti, protezioni per macchine utensili, distributori automatici, attrezzature medicali, arti artificiali e molti componenti di vario tipo per uso industriale.
Le proprietà fisiche di questo materiale, in particolare la buona trasparenza e la notevole resilienza, oltre alla possibilità di essere facilmente reso sterile con l’impiego di raggi gamma, lo fanno apprezzare nei settori più disparati, anche nella versione dotata di una protezione specifica per migliorare la sua resistenza al degrado dei raggi UV.
Infine possiamo parlare del polivinilidenfluoruro PVDF che è caratterizzato da un costo piuttosto limitato, da un’ottima resistenza al fuoco, da una buona resistenza meccanica sia a trazione, sia a compressione e soprattutto da un’eccezionale resistenza alla corrosione, associata a un coefficiente di attrito molto limitato.
Per questi motivi il PVDF si dimostra molto adatto alla realizzazione di cuscinetti volventi per numerose applicazioni che vanno dai componenti immersi in acqua a parti di macchine elettriche, oltre a particolari utilizzati nei settori chimico, farmaceutico, petrolchimico e alimentare.