Probabilmente esistono pochi ambiti della progettazione meccanica, motoristica e termotecnica in generale che abbiano necessità di soluzioni estremamente specifiche per ogni applicazione come quello delle guarnizioni e tenute. Certamente questo dipende dall’estrema varietà dei fattori che influenzano questo genere di componenti meccanici.
Innanzi tutto, bisogna valutare la presenza di moto relativo tra le parti su cui è fissata la guarnizione, nel qual caso gli sforzi da considerare, primo tra tutti la presenza dell’attrito radente o volvente, cambiano in modo radicale l’approccio al problema.
Inoltre, una tenuta o una guarnizione devono tenere in conto la natura di ciò di cui devono impedire il passaggio: polvere e impurità, vapori, liquidi di varia natura, in temperatura o freddi, oppure gas. Questo aspetto del problema, evidentemente, ha delle ricadute sia sulle forze di tenuta che devono, in qualche modo, essere assicurate, sia sui materiali da utilizzare, che devono essere inerti rispetto alle sostanze da bloccare.
Infine, per dare almeno un breve elenco dei fattori che influenzano la progettazione di una guarnizione, bisogna ricordare anche l’estrema varietà delle forme che una tenuta deve assumere per adattarsi ai diversi componenti con cui viene accoppiata. In effetti, oltre agli anelli che vengono tipicamente utilizzati per gli alberi rotanti, per assicurare la tenuta di flange, sportelli, coperchi e simili, occorre produrre componenti di forma sempre diversa, spesso con profili piuttosto complessi.
Per produrre guarnizioni su misura, quindi, è necessario avere un’ottima conoscenza dei materiali in genere, in particolare degli elastomeri, unita a ottime capacità progettuali e ad un reparto di produzione estremamente flessibile. Queste competenze, unite ad una notevole esperienza sui prodotti in serie maturata nel corso degli anni, si ritrovano tutte in Faizanè, che si pone come azienda leader nel Nord Est anche per la commercializzazione di guarnizioni e tenute, sia da magazzino, sia prodotte su misura.
Nell’articolo che state leggendo, vogliamo fornirvi due esempi, forzatamente non esaustivi, dei prodotti che Fiazanè, in questo campo, offre alle aziende con cui collabora e mette sul mercato, da anni, con qualità e convenienza assicurate.
Gli anelli di tenuta per alberi rotanti
Qualunque sistema rotante che necessiti di lubrificazione ha l’assoluta necessità che il fluido lubrificante non esca dal carter in cui sono contenuti gli organi in rotazione e questo rende indispensabile l’utilizzo di guarnizioni particolari in corrispondenza delle sezioni degli alberi di collegamento con l’esterno.
Per assolvere a questo scopo si impiegano spesso gli anelli di tenuta, costituiti da un corpo in elastomero, rinforzato da un anello in lamiera e mantenuto in posizione da una molla toroidale. Faizanè vi propone una gamma piuttosto vasta di anelli di tenuta, ma è comunque pronta, nel caso si presentassero esigenze particolari, a studiare nuove soluzioni per venire incontro alle richieste del cliente.
Il tipo di elastomero utilizzato è, nella maggior parte dei casi, quello a base nitrilica, che ha un’ottima inerzia chimica a contatto con gli oli, minerali e vegetali, e proprietà meccaniche assolutamente adeguate. Tuttavia, esistono casi in cui è preferibile un elastomero a base siliconica che, pur avendo caratteristiche meccaniche nettamente inferiori al precedente, ha un bassissimo coefficiente di attrito e una deformazione permanente del tutto contenuta, che lo rendono competitivo per alcune applicazioni.
Se, invece, ci troviamo di fronte ad un sistema che opera a temperature elevate, con punte non superiori ai 250°C, in presenza di oli, carburanti o solventi, bisogna ricorrere, per ottenere buone prestazioni e una durata soddisfacente dei componenti, agli elastomeri a base fluoro-carbonica come il Viton®.
Per quanto riguarda l’anello di rinforzo, che può essere tanto annegato nell’elastomero, quanto esterno ad esso, utilizziamo di solito una comune lamiera d’acciaio, ma possiamo, su richiesta, anche proporvelo con un acciaio inox.
La molla toroidale, infine, è generalmente in acciaio C72 fosfatato, ma in presenza di acidi o acqua consigliamo di sostituire questo materiale con l’acciaio inox AISI 302, per assicurare una maggiore durata del componente.
La forma dell’anello, e in particolare il numero dei labbri di tenuta, è un altro fattore di scelta cruciale per questo tipo di guarnizioni. Ogni tipo di anello, infatti, può essere utilizzato, seguendo le nostre indicazioni di montaggio, con livelli di pressione differenti, soprattutto in base alla sua forma.
Le trecce o baderne
Una baderna, o treccia, è un tipo di tenuta ottenuto, come dice il nome, intrecciando alcuni filati particolari per ottenere un prodotto flessibile che si possa adattare a diverse situazioni e conformazioni.
A seconda degli alloggiamenti previsti, infatti, le trecce vengono realizzate con materiali diversi e il loro impiego è estremamente diffuso e diversificato: possono essere utilizzate, infatti, sia per applicazioni statiche, come porte o coperchi, sia per applicazioni dinamiche su organi in moto rotatorio o alternativo. Lo scopo comune di tutte le baderne è quello di evitare il trafilamento di un gas o un fluido attraverso una luce, impedendo così anche, nelle applicazioni termiche, la dispersione di calore attraverso l’uscita incontrollata di aria o fumi ad alta temperatura.
I filati da utilizzare nelle trecce devono essere tanto più sottili quanto più si desidera un prodotto compatto, che sia in grado di mantenere tenute anche a pressioni elevate, e lo schema di intrecciatura viene scelto in base alle caratteristiche di flessibilità e basso coefficiente di attrito che vengono, di volta in volta, richieste.
I materiali principali utilizzati come filati sono le fibre di grafite, che consentono un’elevata inerzia chimica e un’ottima resistenza termica, le fibre in vetro e ceramica, usate soprattutto come isolanti termici, le fibre vegetali, ottime per la grande resistenza all’usura e indicate in presenza di acqua fredda, e infine le fibre sintetiche, di vario genere, nel caso occorra assicurare una buona resistenza agli agenti chimici di tipo corrosivo.
Come rinforzo si possono impiegare diversi metalli, come il rame, l’acciaio inox e l’inconel, per aumentare le caratteristiche meccaniche del prodotto, mentre per impregnare la baderna si usano, generalmente, oli minerali e vegetali o grassi sintetici, ma anche altri lubrificanti come la grafite e il PTFE in dispersione o il bisolfuro di molibdeno.
Agendo su tutte queste variabili costruttive, noi di Faizanè, possiamo offrirvi un gran numero di baderne tra cui potrete indubbiamente trovare quella più adatte alle vostre specifiche esigenze.