Gli impieghi dei vetri nell’industria.
Non c’è dubbio che alcune caratteristiche del vetro comune lo rendano poco adatto per applicazioni come materiale industriale. Innanzi tutto, la sua caratteristica fragilità è poco adatta ad ambienti con forti vibrazioni e notevoli forze in gioco come sono sovente quelli industriali, ma anche la sua scarsa resistenza alle alte temperature può diventare un problema in alcuni settori produttivi.
Per questi motivi le applicazioni industriali dei vetri sono legate soprattutto alla loro trasparenza, in situazioni in cui occorra creare una barriera protettiva a vista, tipicamente per ragioni di sicurezza, intorno a processi, macchinari o strumenti di vario genere.
Anche in questo caso, però, il vetro comune non è, in molti casi, il materiale più adatto e per realizzare pareti trasparenti si preferisce solitamente impiegare materiali plastici come il policarbonato PC o il polimetilmetacrilato PMMA che hanno un’ottima resilienza, un minor peso specifico rispetto al vetro e anche costi più contenuti.
Per le comuni barriere trasparenti protettive per macchine utensili, ad esempio, i polimeri ad elevata trasparenza, come il PC o il PMMA, risultano indubbiamente più sicuri e pratici del vetro, ma vi sono alcune applicazioni specifiche nelle quali, per diverse ragioni, non si possono utilizzare materiali tecnoplastici e bisogna ricorrere a vetri speciali.
Ad esempio, le spie visive per forni e caldaie devono essere dotate evidentemente di una buona trasparenza per poter assolvere alla propria funzione primaria, ma devono anche possedere una resistenza alle temperature elevate che non è compatibile con le caratteristiche fisiche di un polimero plastico. In questi, casi, tuttavia, non possono essere impiegati nemmeno i vetri comuni, data la loro scarsa resistenza agli shock termici e alle alte temperature in generale, ma bisogna ricorrere a materiali specifici che chiameremo, complessivamente, vetri termici speciali.
I vetri termici speciali di Faizanè.
Nel magazzino di Faizanè si possono trovare oltre 35mila prodotti in pronta consegna, selezionati dai nostri esperti per venire incontro alle esigenze delle aziende che operano in ogni settore produttivo, e tra le molte soluzioni proposte ci sono alcuni prodotti realizzati in quattro tipi di vetri termici speciali: il vetro calciosodico temperato, il vetro borosilicato temperato, il vetro Vycor® e il vetro ceramico Keralite®.
Si tratta di componenti impiegati solitamente come spie visive per processi industriali in cui si raggiungono temperature particolarmente elevate, ma è bene non dimenticare il fatto che gli esperti del nostro ufficio tecnico proseguono sempre nel proprio costante lavoro di valutazione dei nuovi materiali che vengono via via messi sul mercato dai produttori più affidabili e sono quindi in grado di consigliare i progettisti di macchinari e impianti per aiutarli a risolvere situazioni particolari che richiedano l’impiego di prodotti non presenti nel nostro catalogo.
Il vetro termici temperati.
La tempra dei vetri è, analogamente a quella praticata su alcune leghe metalliche, un processo termico in cui ad un riscaldamento a temperature dell’ordine di 650-700°C, modulato a seconda della composizione del vetro, segue un brusco raffreddamento tipicamente mediante getti di aria compressa.
La differenza di temperatura tra interno e esterno del componente che si realizza durante il raffreddamento mette sotto tensione meccanica il materiale creando un effetto permanente, detto tensione residua, che aumenta le proprietà di resistenza meccanica del vetro. Inoltre, ed è questo l’aspetto di nostro particolare interesse per le spie visive per forni e caldaie, il vetro temprato ottiene dal processo termico una buona capacità di mantenere le sue proprietà di resistenza anche a temperature elevate.
Il processo di tempra si applica sia al vetro comune, detto anche vetro calciosodico a motivo della sua composizione chimica standard in cui gli ossidi di calcio e di sodio sono presenti in elevata quantità (tipicamente intorno al 12-13% ciascuno), sia al vetro borosilicato in cui è presente circa il 10% di anidride borica con il 75% di ossido di silicio.
Nel magazzino di Faizanè, quindi, sono presenti i dischi in vetro calciosodico temprato da impiegare con fluidi in pressione e intervalli di temperature molto ampi, che vanno dai -200°C ai +150°C. Questi componenti sono soggetti a particolari norme di legge, per le delicatezza del loro impiego, e vengono utilizzati come spie visive in apparecchiature che trattano fluidi di vario tipo, sia liquidi, sia gas, che raggiungono valori di temperatura e pressione tali da rendere necessarie particolari cautele.
Inoltre è possibile richiedere anche particolare di forma diversa realizzati sempre in vetro calciosodico temperato, come lastre o particolari realizzati su misura a disegno, per venire incontro al meglio alle necessità produttive delle aziende.
Anche i componenti in vetro borosilicato temperato, comunemente noto anche come Pyrex®, che sono presenti nel nostro catalogo possono essere utilizzati in modo ottimale come spie visive per stufe a gas, caldaie e forni elettrici con un limite di temperatura massima di 500°C circa. A magazzino, Faizanè ha sempre disponibili dischi e tubi, in varie dimensioni, ma, come sempre, è possibile ordinare altri prodotti realizzati nello stesso materiale su consiglio del nostro ufficio tecnico.
Componenti in Keralite® e Vycor
Tra i vetri termici speciali, infine, possiamo annoverare anche alcuni prodotti dalle prestazioni eccellenti, adatti anche a temperature di esercizio che superano i 500°C: i cosiddetti vetri ceramici, che contengono alcuni ossidi tipici della ceramica e che solidificano con un tipo di cristallizzazione che consente di coniugare una buona trasparenza con la resistenza ad elevate temperature.
Per applicazioni in cui si raggiungano temperature di esercizio di 700°C, con punte anche di 800°C per brevi periodi, Faizanè propone lastre, piane e curve, in Keralite® dalla leggera colorazione ambrata, dotate anche di un coefficiente di dilatazione termica bassissimo che consente al particolare di mantenere forma e volume praticamente inalterati anche dopo un notevole aumento della temperatura. Le lastre in Keralite®, quindi, sono molto resistenti agli shock termici e trovano ottimo impiego in situazioni in cui si devono trovare a contatto diretto con la fiamma o con gas ad alta temperatura.